7) Le Grotte di Ponza
(Arcipelago Pontino)
10) La città sommersa di Baia
(Golfo di Napoli)
11) Il Tempio Sommerso di Taormina
15) I pendolari del Marmo
(Grecia, Italia)
Farebbe propendere per questa ipotesi la presenza di numerosi naufragi di carichi marmorei in tutta la zona dei bassi fondali che si estendono fra la città di Taranto e S.Maria di Leuca.I sarcofagi sono intagliati in un materiale al quale gli antichi attribuivano la qualità prodigiosa di consumare il corpo del defunto in solo 40 giorni. L’opinione doveva essere molto diffusa in tutto il mondo antico, se il nome Lapis Sarcofagus, letteralmente “pietra che divora la carne” fu universalmente utilizzato sia in latino che in greco, per indicare le caratteristiche bare di pietra o di marmo.
16) Il Porto di Roma
17) Le Colonne di Roma
4) Il segreto del lago
(L'Aquila)
2) Il Mistero della Grande Croce Sommersa
(Corsica)
5) A Roma si Racconta che... (serie)
6) Il Computer "Classico"
1) Città Sommerse del Mediterraneo
(4 x 52', 8 x 26')
“E’ crollato il tempio di Apollo,
sono crollati i bei cortili,
Febo non ha più capanna, né alloro indovino,
né fonte parlante, anche l’acqua profetica è spenta”
(oracolo di Delfi)
Ripercorriamo le antiche rotte del Mediterraneo, per raccogliere le testimonianze di uno straordinario patrimonio archeologico. Esploriamo le coste antistante le antiche città romane e fenicie e licie: tratti di mare che furono intensamente trafficati nell’antichità, che ancora oggi sono stati studiati solo in parte dagli archeologi.
Locations:
Tiro (Libano)
Kekova, Kas (Turchia)
Leptis Magna, Susa, Sabratha (Libia)
Kerkenna (Tunisia)
Valona (Albania)
Bocche di Cattaro (Montenegro)
Corinto, Psatura (Grecia)
Baia, Basiluzzo, S. Cesareo (Italia)
Alessandria (Egitto)
Corsica (Francia)
8) Un porto unico al mondo
La grande vasca destinata alla conservazione del pescato è tagliata nello stesso enorme ammasso di roccia, ancora oggi lambito dalla risacca: la vicinanza al mare rendeva agevole il ricambio dell’acqua nella piscina. Come nelle vasche di Ponza, ritroviamo le fessure dove venivano inserite le grate di sbarramento per il pesce e le saracinesche per regolare il flusso dell’acqua: sono ancora presenti le lastre di piombo cosparse di piccoli fori, che intercettano le vie d’acqua comunicanti con l’esterno, per impedire la fuga degli avannotti. La piattaforma antistante è modellata in decine di coppe rocciose: servivano a raccogliere l’acqua di mare. Nelle cavità, con l’evaporazione, si depositava il sale: un elemento essenziale del garum, la salsa a base di pesce amata dai romani. Nel I sec a C, Ventotene balza agli onori della cronaca come luogo di esilio per i membri della famiglia imperiale: fu allora che venne costruita Villa Giulia, una residenza incredibilmente lussuosa. La villa occupava gran parte dell’isola, con centinaia di metri quadrati di terrazze pavimentate a mosaico. Oggi la grande villa imperiale è ridotta a un fantasma dell’antico splendore: anche perché la roccia su cui poggiavano le fondazioni fu tagliata e portata in paese per costruire le case. E’ rimasto uno scenario astratto, fatto di forme squadrate e di vuoti. Le isole dell’arcipelago pontino appoggiano sulla stessa dorsale di natura vulcanica che si ricongiunge ai vulcani flegréi, nella zona di Napoli.
12) La Piscina di Cleopatra
(Turchia)
13) Il Castello di Cotone
(Turchia)
14) Il Mare dei Lici
(Turchia)
Nuovi progetti
1 - natural history
2 - science
3 - archeologia <<
4 - esplorazione
5 - human interest
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5 - human interest
18) Gli scogli dei Romani
(Sardegna)
9) Erodoto e la Città Fantasma
(Tunisia)
Denis Palbiani